Tra i vantaggi, l’elevato livello di prefabbricazione, i tempi ridotti e i costi certi, le grandi performance ambientali ed estetiche del legno, la possibilità di realizzare grandi campate, l’ottimo isolamento acustico e termico

Secondo il World Economic Forum[1], il 25% di tutte le emissioni globali di gas serra è causato dalle catene di approvvigionamento dell’industria alimentare. La grande distribuzione organizzata, nella sua funzione di collegamento tra produttori e consumatori, ricopre un ruolo significativo nella promozione di uno sviluppo più sostenibile. A partire dalla costruzione di edifici più sostenibili e rispettosi dell’ambiente.

Il legno non rappresenta un materiale da costruzione nuovo: l’uomo ha costruito con il legno nel corso dei millenni, ma oggi, con l’intensificarsi delle necessità di decarbonizzazione e l’ingegnerizzarsi dei prodotti in legno, come a esempio il legno lamellare, le proprietà strutturali del legno, tra cui stabilità, resistenza e sicurezza antincendio, sono enormemente migliorate e di conseguenza, il numero di edifici in legno è aumentato, soprattutto nelle città. A essere consapevoli di questi vantaggi non sono solo i consumatori, sempre più impegnati in scelte d’acquisto sostenibili, ma anche le aziende e gli investitori. Ne sono un esempio il punto vendita di Lidl Italia a Villafranca di Verona (VR), la Coop di Como, il Merlata Bloom di Milano e il Mercato San Michele di Mestre che, oltre a portare la firma di Rubner Grandi Strutture in legno, hanno tutti in comune il legno come materiale da costruzione principale.

Attualmente, le strutture in legno sono utilizzate soprattutto nei progetti di edilizia residenziale, ma stanno diventando sempre più popolari anche nel settore commerciale dove costruire in legno presenta numerosi vantaggi, non solo ambientali. Gli elementi in legno ingegnerizzato sono leggeri, strutturalmente efficienti, veloci da assemblare in cantiere, grazie soprattutto alla prefabbricazione. Inoltre, le strutture in legno hanno ottime proprietà di isolamento termo-acustico”, sottolinea Raffaele Di Domenico, direttore vendite di Rubner Grandi Strutture in legno Italia.

Dal punto di vista ambientale, non solo il legno è un materiale naturale che si rinnova naturalmente, ma 1m³ di legno è in grado di immagazzinare circa 1 tonnellata di CO2 dall’atmosfera. Fronte architettonico, l’utilizzo di travi in legno lamellare, che Rubner arriva a produrre con lunghezza di oltre 40 metri, permette di realizzare strutture di grandi dimensioni con coperture imponenti caratterizzate da campate di grande luce con pochi elementi portanti e senza appoggi intermedi, ideali per le aree di vendita o stoccaggio. Grazie all’elevato grado di prefabbricazione in stabilimento, la struttura viene montata in tempi molto brevi ed è subito pronta all’utilizzo: l’assemblaggio non è subordinato alle condizioni atmosferiche e il capannone è sigillato e resistente alle intemperie in tempi rapidissimi.

Relativamente alla resistenza al fuoco delle strutture, il legno ha il grande vantaggio, rispetto ad altri materiali da costruzione, di bruciare in modo controllato per cui in base alla grandezza della sezione delle travi, si conosce il tempo di resistenza della struttura al fuoco. Inoltre, il legno brucia solo in superficie dove forma uno strato protettivo carbonizzato che contribuisce a preservare le caratteristiche statiche del materiale.

Infine, vi sono infinite possibilità per sfruttare al meglio la superficie del tetto con sistemi fotovoltaici integrati, sistemi di raccolta dell’acqua piovana e progetti di inverdimento.

Ne è un esempio il punto vendita Lidl a Villafranca di Verona (VR), il supermercato più sostenibile mai realizzato dall’Insegna in Italia, benchmark per tutti i futuri punti vendita nel mondo. Realizzato da Rubner con 3.150 m² di elementi prefabbricati per facciate e copertura, 450 m³ di legno lamellare per pilastri, travi e telaio strutturale e 80 m³ di XLAM per pareti e solai, il nuovo store Lidl è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico grazie anche a un impianto fotovoltaico da 575.000 kWh/anno – corrispondenti al consumo di oltre 230 abitazioni – in grado di produrre in un anno più energia del suo fabbisogno.

[1] https://www.weforum.org/agenda/2022/09/retail-stores-into-ecommerce-centres-avoid-carbon-emissions/